Lateralizzando
Azzurra Toffanello della Star Sport & Sub, ci racconta come e perché diventa Sidemounter.
Ne sentivo parlare già da molti mesi e mi sono sempre detta: “Ma perché mai dovrei mettermi una bombola a lato quando ce l’ho già dietro la schiena e non ho mai avuto problemi?”
Poi, per caso, ritrovo Alberto Costa che mi parla del suo progetto e delle sue attrezzature compreso Alien Side Mount e, di nuovo, ritorna sta bombola a lato…
Ci penso un po’, dopotutto la tecnica è vecchia ed è usata soprattutto da subacquei tecnici che s’immergono in grotte, io sono una subacquea giovane che ha ancora voglia di andare solo a vedere i pesciolini e non mi va di fare tecnica.
Passano i giorni finché non decido di farmi coinvolgere da Alberto in una presentazione dell’attrezzatura e li conosco Mastro Nicola Ferroni.
Oltre all’innata simpatia, la conoscenza profonda del sistema e soprattutto la voglia di ricreare un’ attrezzatura tutta sua, prendendo spunto da tutte quelle in commercio che risolva le problematiche ad essa connesse, mi hanno fatto venir voglia di provare.
E così organizzo la prima prova subacquea in piscina.
Dopo l’imbragamento (ok la prima volta sembra che tu debba partire per la guerra con tutta quella roba addosso tra cinghie, ganci, elastici etc…) provo la pesata e Nicola, in acqua, mi mette finalmente la bombola, mi da due dritte su cosa fare poi mi dice: “ Vai , prova, poi mi racconti”.
Si scende e accade una cosa che non mi era mai successa.
Da subito la sensazione di libertà del corpo in acqua (ti senti molto apneista), hooverig perfetto in posizione prona, supina, laterale e anche a testa in giù, incredibile e soprattutto non ti accorgi di avere una bombola, non la senti, è come se non esistesse. Libera, libera la cosa più bella in acqua…. La sensazione di essere solo tu, il tuo respiro e l’acqua. Tutto l’imbrago sparisce e anche la bombola e tu puoi davvero sentirti una sirena!
FAVOLOSO.
Esco dall’acqua e voglio subito comprare l’attrezzatura e un mese dopo faccio il corso con Nicola e altri amici per imparare ad usare questa meraviglia.
E’ stato amore.
Me lo sono portato in vacanza e, secondo me, è l’attrezzatura ideale. Poco spazio poco peso, te la puoi portare in bagaglio a mano, una rivelazione!
Mi faccio tutta la stagione estiva in Egitto e non posso farne a meno, torni in Back Mount proprio solo perché devi fare i corsi altrimenti viva la libertà.
E così inizia il mio lavoro di propaganda per Alien Side Mount.
A Febbraio 2015 organizzo una serata dove Nicola non solo espone l’evoluzione della tecnica ma presenta anche il suo Alien Side Reb Mount.
Fantastico!
Le applicazioni di questa attrezzatura sono molteplici e il nostro Mastro Nic dimostra, anche in quell’occasione, che la sua professionalità e competenza superano le aspettative.
Evidentemente l’entusiasmo che si legge sia nelle mie parole e sia nei miei post su Facebook è contagioso perché, durante l’EUDI 2015 un amico mi viene a trovare allo stand e mi chiede se possiamo organizzare una serata di prova attrezzatura.
OVVIO!
Ed ecco che, mercoledì 15 aprile ci ritroviamo di nuovo in piscina ma stavolta non sono io a provare ma altri ragazzi.
Vedere le loro facce quando iniziano ad avere addosso l’imbrago (ti senti un po’ una coppa all’inizio) ti toglie un sorriso e un ricordo.
Poi si buttano in acqua e tutto quello che senti sono i loro pensieri: “Cavolo che storia” – “Ma è semplicissimo” – “Non ci credo, non sento nulla” – “Posso fare quello che voglio sott’acqua!”
E tutto quello che vedi sono gesti di approvazione o di entusiasmo.
E li fotografi tutti.
E fuori dall’acqua la parola che tutti ripetono (grazie al francesismo tipico subacqueo): “ Che Figata!”
Alla fine, tutti un po’ a malincuore, dobbiamo uscire dall’acqua ma davanti a una pizza e una birra (cibo fondamentale per il subacqueo medio) si conclude la serata condividendo l’esperienza con un pensiero diverso…il pensiero laterale…
E chissà, magari anche loro si lateralizzaranno…